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Andre Agassi – Open

Andre Agassi - Open

Open di Andre Agassi (2011) – Ci sono libri belli e libri brutti. Quelli che ti appassionano e quelli che dimentichi in un cassetto dopo poche pagine. Poi, talvolta, rarissimamente, ti imbatti in un opera che ti entra dentro, come l’acqua di un bicchiere scolato in una torrida giornata estiva. Te la senti arrivare fino all’anima stravolgendo i tuoi pensieri. “Open” è una di queste.


Parliamo di noi

In questa presentazione di un grande libro vi proponiamo un video di un grande brano musicale per pianoforte solo. Un viaggio emozionale nell’universo delle sensazioni.


Partiamo da alcuni (presunti) difetti…

C’è chi sostiene che sia un racconto pre confezionato, una mega operazione commerciale, dove sono stati sapientemente miscelati tutti gli ingredienti tipici di un grande libro. Un lavoro di equipe, capitanato dal premio Pulitzer J.R. Moehringer e finalizzato a scalare le vette delle classifiche editoriali, così come Agassi ha fatto nelle classifiche ATP. D’altronde si sta parlando di una autobiografia di un tennista milionario. Secondo altri invece con il passare delle pagine gli aspetti tennistici tendono sempre più a prevalere, trasformando l’ultima parte in una serie continua di piccole telecronache.

Sarà sicuramente così, ma raramente un libro mi ha così dilaniato i pensieri. 500 pagine divorate in una settimana, giorni nei quali mi sono commosso più volte facendo spesso fatica a non confondere Andre con la mia persona. E’ stata una sensazione stranissima, ritrovare tra i pensieri, immagini che la tua fantasia visionaria ha ricostruito degli eventi letti poco prima nel libro. Scoprire riflessioni già percepite dentro di te ma che fino ad allora non avevi mai materializzato ti sconvolge, sopratutto quando chi racconta non è ne uno scrittore, ne un filosofo, ne un giornalista ne uno psicologo ma solo un tennista di successo.

Interessanti tematiche

Al di la dell’autobiografia che partendo da un incontro del 2006 ripercorre tutta la sua vita raccontando scampoli di vita privata (tra i quali la famosa questione del parrucchino e della metanfetamina) incrociati con eventi pubblici in gran parte ambientati sui campi da tennis, il libro si dipana brillantemente con una scrittura diretta ed equilibrata. Chi legge percepisce una profonda sincerità, una straordinaria umanità. Tra le tante tematiche che Open mi ha ispirato, mi piace ricordare:

Tre piccole gemme

“A pochi di noi è concessa la grazia di conoscere se stessi e finché non ci riusciamo, la cosa migliore che possiamo fare è essere coerenti.”

“Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima.”

“Eppure io mi sento eterno.”


Alessandro Baricco ha inserito Open tra le migliori cinquanta sue letture degli ultimi dieci anni.

Un libro assolutamente da comprare: perdere questo libro significherebbe infatti mancare un’occasione per leggere dentro voi stessi.

Firenze, luglio 2015


I calciatori più forti di sempre

Completiamo questa recensione con un video sul mondo del calcio e dei suoi più grandi campioni.


Vieni a scoprire il magico mondo musicale di Lorenzo Pescini!


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