James Bond: Timothy Dalton/ Pierce Brosnan – Ecco l’archivio completo ed aggiornato di tutti i film di James Bond. Per ognuno troverete il trailer, le più belle scene, la colonna sonora originale, l’attore che veste i panni del più grande agente segreto di tutti i tempi, le bond girl, il regista e tante curiosità sul film. Testi liberamente tratti da wikipedia.com.
(Fuori Elenco)
Le tue parole – Stefano Terraglia
Prima di cominciare la saga di Bond intepretato da Timothy Dalton e Pierce Brosnan, vi proponiamo questo drammatico lungometraggio sul terrorismo degli anni ’70. Un film di Stefano Terraglia con musiche di Lorenzo Pescini
Questa è la pagina dedicata ai film nei quali l’attore che interpreta l’agente segreto più famoso del mondo è
Timothy Dalton/ Pierce Brosnan
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15°
007 – Zona pericolo (The Living Daylights)
1987 – Regia di John Glen
Bond: Timothy Dalton
Bond girls:
Maryam d’Abo (Kara Milovy) – Julie T. Wallace (Rosika Miklos) – Kell Tyler (Linda) – Virginia Hey (Rubavitch)
Trailer Originale 007 – Zona pericolo
Sequenza Pre Titoli 007 – Zona pericolo
Colonna Sonora Originale Completa (OST) – The living daylight
Curiosità 007 – Zona pericolo
Il nuovo James Bond di Timothy Dalton è, insieme alla successiva interpretazione di Daniel Craig all’inizio del terzo millennio, quello che si avvicina maggiormente alla concezione originale dell’eroe presente dei romanzi di Ian Fleming: cioè sì un perfetto mix di eleganza e professionalità con un tocco di simpatia, ma che tradisce anche una certa durezza e serietà; un personaggio, quindi, molto diverso dagli 007 visti nelle precedenti pellicole della saga, soprattutto quelle di Roger Moore.
Dopo tanti anni, John Barry arriva alla sua ultima collaborazione con la serie, al fine di dedicarsi più liberamente ad altri progetti. Per l’occasione, reinventa e introduce brani classici della serie, resi più ritmati e avvincenti. Barry scrive anche numerose canzoni per il film, in collaborazione con il gruppo The Pretenders e gli a-ha, una su tutte l’omonima The Living Daylights.
16°
007 – Vendetta privata (Licence to kill)
1989 – Regia di John Glen
Bond: Timothy Dalton
Bond girls:
Carey Lowell (Pam Bouvier) – Talisa Soto (Lupe Lamora) – Priscilla Barnes (Della Churchill) – Diana Lee-Hsu (Loti)
Trailer Originale 007 – Vendetta privata
Sequenza Pre Titoli 007 – Vendetta privata
Colonna Sonora Originale Completa (OST) – Licence to kill
Curiosità su 007 – Vendetta privata
Il titolo originale inizialmente deciso per il film era Licence Revoked ma fu presto abbandonato per Licence to Kill, temendo che il pubblico americano non comprendesse pienamente il significato di revoked; Licence Revoked poteva inoltre sembrare ai più un avvicinamento ai contemporanei romanzi su Bond di John Edmund Gardner, il cui primo si intitola similmente Licence Renewed (Rinnovo di licenza).
All’arrivo del film in Italia si pose il problema della traduzione del titolo, visto che Licence to Kill in italiano diventava Licenza di uccidere, proprio come era stato tradotto il primo film della saga nel 1962 (che in lingua originale si chiamava invece Dr. No). Fu così che alla fine venne deciso per Vendetta privata, da uno scambio di battute nel film tra Bond e M: « Si sta impegnando in una vendetta privata che rischia di compromettere lo stesso governo di Sua Maestà. Lei ha un incarico da compiere, e mi auguro che lo saprà svolgere con grande obiettività e professionalità. »
17°
GoldenEye (GoldenEye)
1995 – Regia di Martin Campbell
Bond: Pierce Brosnan
Bond girls:
Izabella Scorupco (Natalya Simonova) – Famke Janssen (Xenia Onatopp) – Serena Gordon (Caroline) – Minnie Driver (Irina)
Trailer Originale GoldenEye
Sequenza Pre Titoli GoldenEye
Colonna Sonora Originale Completa (OST) – GoldenEye
Curiosità su GoldenEye
La grande acrobazia che apre il film è stata eseguita sulla diga di Verzasca vicino a Locarno, in Svizzera. Il salto di quasi 200 metri fu eseguito dallo stunt Wayne Michaels, che nello stesso tempo stabilì anche un nuovo incredibile record del mondo. Lo stesso stunt ha poi anche una piccola parte nel film: è il pilota d’elicottero che recita la battuta quando Xenia e Ouromov rubano il Tiger nel porto di Monte Carlo.
ùL’elicottero Tiger presente nel film all’epoca (1995) era l’unico prototipo al mondo funzionante di un avveniristico elicottero da guerra, l’Eurocopter Tiger, che sarebbe entrato in funzione per le forze armate tedesche e francesi soltanto nel 2005. Il produttore Tom Pevsner dovette smuovere mari e monti e fare affidamento a tutte le sue influenti conoscenze per poterlo avere nel film, così come per poter usare la fregata stealth La Fayette della Marina Francese dove avviene il furto del Tiger.
Per la prima volta 007 abbandona le auto inglesi: in questa avventura Bond utilizza una “nuovissima” BMW Z3 Roadster (infatti quella usata nel film è un modello pre-serie; la vettura verrà messa in commercio solo l’anno successivo). L’auto è però presente nel film solo per poco più di 1 minuto perché, come spiegò il regista Martin Campbell: «Il contratto con la BMW fu firmato molto tardi, quando la sceneggiatura era ormai conclusa, e così dovemmo cercare di inserirla dove potevamo!»
18°
Il domani non muore mai (Tomorrow Never Dies)
1997 – Regia di Roger Spottiswoode
Bond: Pierce Brosnan
Bond girls:
Michelle Yeoh (Wai Lin) – Teri Hatcher (Paris Carver) – Cecile Thomsen (Prof. Inga Bergstøm)
Trailer Originale Il domani non muore mai
Sequenza Pre Titoli Il domani non muore mai
Colonna Sonora Originale Completa (OST) – Tomorrow never dies
Curiosità su Il domani non muore mai
In questa avventura James Bond utilizza una BMW E38 750iL. La scelta si rivelò azzeccata, visto che in molte occasioni nel film l’auto riesce a “rubare” la scena a Brosnan. L’idea di utilizzare una berlina fu del regista Roger Spottiswoode, che voleva una vettura potente e grande abbastanza da riempirla di gadget; il regista inglese voleva inoltre differenziarsi dai film precedenti della saga, dove 007 aveva sempre guidato spyder o coupé. Sua fu anche l’idea di “mettere” James Bond sul sedile posteriore della BMW durante lo straordinario inseguimento in auto all’interno del parcheggio dell’albergo.
L’auto è stata modificata da Q con: Sistema di navigazione GPS, Sistema di sicurezza avanzato con gas lacrimogeni e scosse elettriche, Scocca e vetri antiproiettile, Missili nascosti sotto il tettuccio apribile, Chiodi tripunta sgonfiaruote nascosti nel paraurti posteriore, Pneumatici a gonfiamento automatico, Tagliacavi nascosto sotto il logo BMW, Telefono cellulare. L’auto, tra l’altro, può essere anche “telecomandata” tramite il telefono cellulare Ericsson, che al suo interno nasconde una consolle per il controllo a distanza della vettura e dei suoi marchingegni.
Lo stesso cellulare Ericsson è fornito inoltre di: Scanner per impronte digitali, Pass-partout nascosto nell’antenna, 2 spuntoni retrattili capaci di generare una scossa elettrica da 20.000 volt. Nel film 007 si esibisce anche alla guida di una fiammante BMW R1200C color panna. L’esclusiva moto, allora non ancora in vendita al pubblico, nelle scene d’azione è guidata per la maggior parte del tempo dallo stuntman Jean Pierre Goy, allora trentanovenne, che la rende protagonista di numerose ed incredibili acrobazie.
19°
Il mondo non basta (The World is not Enough)
1999 – Regia di Michael Apted
Bond: Pierce Brosnan
Bond girls:
Denise Richards (Christmas Jones) – Sophie Marceau (Elektra King) – Serena Scott Thomas (Dr. Molly Warmflash) – Maria Grazia Cucinotta (Cigar Girl)
Trailer Originale Il mondo non basta
Sequenza Pre Titoli Il mondo non basta
Colonna Sonora Originale Completa (OST) – The world is not enough
Curiosità su Il mondo non basta
Bond lascia definitivamente la Walther PPK (cal. 7.65 Browning) per la più moderna Walther 99 (cal. 9×19), anche se alla fine spara con una Colt 1911 (cal. 45ACP). Le sequenze iniziali girate sul Tamigi hanno richiesto 7 settimane di riprese. Il castello usato come quartier generale dell’MI6 in Scozia è Eilean Donan Castle, lo stesso utilizzato nel film Highlander – l’ultimo immortale.
Nell’inseguimento prima dei titoli di testa figura anche il Millennium Dome, costruito in occasione del capodanno del 2000. Nella scena in cui subisce la tortura, Bond risponde ad una frase di Elektra con il titolo del film, ovvero: «Il mondo non basta», aggiungendo: «È il motto di famiglia» (infatti tale motto è visibile, in latino, sotto lo stemma della famiglia Bond nel film Al servizio segreto di Sua Maestà: «Orbis non sufficit»). Maria Grazia Cucinotta era stata scelta inizialmente per il ruolo principale (Elektra), ma fu scartata perché non parlava sufficientemente bene l’inglese.
20°
La morte può attendere (Die Another Day)
2002 – Regia di Lee Tamahori
Bond: Pierce Brosnan
Bond girls:
Halle Berry (Giacinta Johnson) – Rosamund Pike (Miranda Frost)
Trailer Originale La morte può attendere
Sequenza Pre Titoli La morte può attendere
Colonna Sonora Originale Completa (OST) – Die another day
Curiosità su La morte può attendere
Il film esce a 40 anni dal primo film di James Bond, Agente 007 – Licenza di uccidere del 1962 (allora il ruolo dell’agente segreto era interpretato da Sean Connery). Per la prima volta Miss Moneypenny riesce a baciare Bond, anche se solo in realtà virtuale. Nella scena di Q sono presenti alcuni gadget storici della serie come lo zaino a reattore di Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono, la scarpa con la punta avvelenata di Rosa Klebb, L’Acrostar e il finto coccodrillo usati entrambi in Octopussy – Operazione piovra. Bond continua ad usare come arma la Walther P99 e come auto ritorna alla Aston Martin (mod. Vanquish).
La perdita della licenza di uccidere e della sigla doppio 0 di James Bond ricorda il film della serie 007 – Vendetta privata del 1989 interpretato da Timothy Dalton. Nel film Bond sfoglia il libro di ornitologia Birds of the West Indies, scritto dal James Bond omonimo a cui Ian Fleming si ispirò per dare un nome al suo famoso personaggio. Nel romanzo Licenza di Uccidere, Bond si fingeva un ornitologo venuto a Crab Key per studiare gli uccelli. Q (al secolo il maggiore Boothroyd) non è impersonato dallo storico interprete Desmond Llewelyn, deceduto in un incidente stradale nel 1999.
In questo capitolo il ruolo di Q (al secolo il maggiore Mustard) è ricoperto da John Cleese che aveva già esordito nella saga nel film Il mondo non basta (1999) nei panni di R, assistente di Q. Madonna — interprete del tema principale della colonna sonora — appare anche in un cameo in cui fa la parte della maestra d’armi Verity al circolo di scherma dove Bond si reca per indagare su Graves. La hostess che serve da bere a Bond sull’aereo con cui torna a Londra è Deborah Moore, figlia di Roger Moore.
(Fuori Elenco)
Back to the Roots – Xuanxiang Wu
L’elenco di tutti i film dell’agente segreto 007 James Bond prosegue a:
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