Gemma Formaglio – Viareggina, si diploma nel 1961 al Liceo Artistico di Carrara, frequenta l’Accademia. Partecipa attivamente alla vita artistica entrando a far parte di diverse associazioni e incontrando maestri pittori e scultori contemporanei.
Espone in mostre personali e collettive riscuotendo particolare consenso di pubblico e di critica, anche in qualità di ritrattista.
Dal 1994 viene chiamata a insegnare pittura e modellato della figura all’UTE (Università Della terza età) di Cividale del Friuli.
Opere sue si possono ammirare in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.
Questo il video nel quale le pennellate di Gemma sono state intrecciate con le note del pianoforte di Lorenzo Pescini
Nell’arco di mezzo secolo…
… ho frequentato diversi Maestri pittori e scultori. Giorgio Michetti lo conosco da quando, insieme a sua figlia Franca, frequentavo il Liceo Artistico. Il Maestro non è molto cambiato da quando faceva l’illustratore. Allora noi ragazzi andavamo, quasi di soppiatto, nel suo studio. Lui, contento di vederci, ci parlava della sua concezione dell’Arte comunicandoci il suo entusiasmo, segreto della sua creatività. Ho fatto tesoro dei suoi insegnamenti come di quelli che ci venivano impartiti dai nostri professori.
A scuola ci insegnava Figura il Professor Padovan,un uomo tanto severo da indurre talvolta al pianto, con i suoi rimproveri, i ragazzi che per lui non erano adatti a frequentare una scuola come la nostra.
Ornato ce lo insegnava il Professor Pezzica. Ricordo di aver vinto il mio primo “Primo premio”in una mostra organizzata da lui.
Ci svelava i segreti della creta un valido scultore, a cui noi ragazzi avevamo affibbiato un nomignolo che veramente gli stava a pennello, ma che non sto qui a riferire.
All’Accademia c’era invece…
… lo scultore, Professor Guidi. Quando già erano passati diversi anni dai tempi dell’Accademia continuavo a dipingere e a modellare la creta. Spesso le mie figliole mi facevano da modelle e le loro amiche venivano a dipingere a olio a casa nostra. Io facevo il ritratto a tutte e continuavo a esporre in collettive,vincendo dei premi e vendendo spesso anche qualche quadro.
Questo succedeva non solo a Viareggio, ma anche a Udine. Là andavo a sottoporre le mie opere all’attenzione del pittore Giorgio Moldiani e dei diversi artisti, quasi tutti soci del Centro Friulano Arti Plastiche, che lo frequentavano .
Accettavo volentieri le critiche, anche se talvolta certe tendenze artistiche potevano differire dalle mie e, non dimenticando che il Friuli è stato la patria dei fratelli Basaldella, ascoltavo nelle loro parole la voce di Afro.
Al Centro Friulano Arti Plastiche…
… apparteneva anche il Professor Giuseppe Delle Vedove, insegnante A Cividale del Friuli, che mi chiese di sostituirlo, qualche volta, nelle sue lezioni all’U.T.E. (Università Della terza età). Mi misi così a insegnare un po’ di Disegno dal vero e di Prospettiva, ma soprattutto, mi impegnai a insegnare come dare le ombre.
Anche il Professore Cirillo Iussa insegnava all’ U.T. E. Come sua assistente lo seguivo nel suo giro di correzione dei lavori.
Intanto , a Viareggio, mi ero inscritta all’A.A.V. (Associazione Artisti Versiliesi) , che riuniva, con il patrocinio del Comune, gli scultori e i pittori più noti. Il Maestro Serafino Beconi , che presentò la mia prima “Personale” da Walter Bertin, ne era socio importante. La Galleria di Walter era frequentata prevalentemente da pittori viareggini. Ci incontravamo spesso là, senza preavviso e, sorridendo, ci informavamo l’un l’altro sui nostri lavori e sulle nostre prospettive.
Ne discutevamo e quando, ad esempio, un giovane pittore ci mostrava un suo strano astratto gatto affiorante da misteriose, evanescenti profondità; mentre Menghino, pittore, sculto re, autore di coloratissime vetrate, d’animo troppo gentile e sensibile per esprimere giudizi negativi,lo osservava pensieroso, la nostra comunione di interessi ci a aiutava a carpire impressioni da cui riuscivamo tutti arricchiti. “Anche un giovane pittore può insegnarti qualcosa, se la sua pittura è sincera. Bello sarebbe – diceva Walter – Se riuscissimo a dipingere come bambini”.
Quando poi entrai a far parte del M.A.V.(Movimento Artistico Versilia), fondato da Alberta Rossana, figlia del pittore Virginio Bianchi, la mia frequentazione di artisti divenne ancora più completa . Con Arte Spazio di Paola Simoni , allacciai contatti con insegnanti dell’Accademia di Carrara.
A Udine…
… faccio ormai parte, da tempo, del Centro d’Arte G.B. Tiepolo. All’U.T.E., dove insegno ormai da diciotto anni, ho conosciuto Luigi Vidoni.
Visitando le mostre, poi, di quei Maestri che non ho avuto modo di conoscere personalmente, ma che vengono universalmente ammirati ed amano esporre in Versilia: Mitoraj, Vangi, Botero… ho imparato ad apprezzare sempre più: l’inutilità del particolare eccessivo, la potenza di una semplice linea, l’espressione di un movimento magari soltanto accennato, l’ efficacia di una superficie plastica potentemente contrapposta alla vacuità di uno spazio e, soprattutto, la capacità di estrinsecare nelle proprie opere i pensieri più riposti dell’anima.
Per contattare Gemma: gemmaformaglio@libero.it
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