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Le 15 auto più brutte di sempre

Le auto più brutte di ogni tempo. Ecco un elenco delle autovetture, delle automobili, delle macchine più orrende di tutta la storia. Abbiamo provato a sintetizzare il peggio di quello che abbiamo visto sul mercato nel corso degli ultimi sessant’anni. Sembra incredibile che qualcuno abbia potuto progettare veicoli così brutti, esteticamente atroci. L’elenco è presentato in ordine cronologico.

L’auto più brutta di tutti i tempi

Fiat Duna

Molti sostengono che l’auto più brutta di tutti i tempi sia la FIAT DUNA.

Il concetto di “bruttezza” in un’auto può essere soggettivo e dipende dai gusti personali. Il Fiat Duna, prodotto tra il 1987 e il 2000, è spesso considerato un modello con un design relativamente semplice e tradizionale, ma le opinioni sulla sua estetica possono variare.

Dal punto di vista di alcuni critici e appassionati di auto, il Fiat Duna potrebbe essere considerato meno attraente rispetto ad altri modelli contemporanei. Alcuni potrebbero sottolineare la sua forma squadrata e la mancanza di elementi di design distintivi come possibili fattori che contribuiscono a questa percezione.

Tuttavia, è importante notare che le preferenze estetiche sono soggettive, e ci sono anche appassionati di auto che possono apprezzare il design più semplice e funzionale del Fiat Duna. La valutazione estetica di un veicolo può variare notevolmente tra le persone.

Di Ezarate – Opera propria, CC BY-SA 4.0

Comunque sia secondo noi le autovetture che troverete nel nostro elenco sono di gran lunga più brutte di questo modello!


Giulietta – A Music Video for the Universal Children’s Day

La cosa è bello e brutto? Per la loro innocenza… chiediamolo ai bambini … a cui è dedicato questo romantico video.

Le auto più brutte di tutti i tempi

CITROEN AMI 6 (1961-1969)

Di Brian Snelson from Hockley, Essex, England – Citroen Ami, CC BY 2.0,

La percezione della “bruttezza” di un’auto è soggettiva, ma la Citroën Ami 6, prodotta tra il 1961 e il 1969, è talvolta oggetto di dibattiti sulla sua estetica particolare. Progettata da Flaminio Bertoni, presenta caratteristiche distintive, come i finestrini posteriori a forma di “bulbo” e una sagoma insolita. Alcuni critici potrebbero sottolineare il suo design eccentrico e non convenzionale, mentre altri potrebbero apprezzare la sua originalità e individualità.

La postura unica dell’auto, con la parte posteriore inclinata, può essere vista come un tratto distintivo o come elemento che contribuisce alla sua estetica fuori dal comune. In definitiva, l’opinione sulla “bruttezza” di una vettura come la Citroën Ami 6 varierà notevolmente a seconda dei gusti personali. La reazione della stampa di fronte ad una vettura dallo stile così singolare fu di sincera perplessità: in molti storsero il naso, specialmente osservando il frontale ed affermando quindi che la vettura sembrava incidentata o addirittura che un elefante si fosse seduto sul cofano motore.


NSU PRINZ 4 (1961-1973)

CC BY 2.0

La NSU Prinz 4, prodotta tra il 1961 e il 1973, può essere considerata da alcuni come un’auto dal design antiquato e poco attraente. Il suo aspetto, caratterizzato da linee arrotondate e proporzioni compatte, potrebbe apparire datato rispetto ad altri modelli contemporanei. Il parabrezza piatto e la forma generale della carrozzeria potrebbero essere percepiti come poco dinamici o poco affascinanti. Inoltre,

la presenza di dettagli di design conservativi potrebbe contribuire a una sensazione di obsolescenza estetica. Tuttavia, è importante notare che le valutazioni sulla bellezza di un’auto sono soggettive, e alcuni appassionati di auto possono apprezzare la NSU Prinz 4 per la sua semplicità e il suo design tipico dell’epoca. La sensazione è quella di avere davanti una vera e propria saponetta su quattro ruote!


TRABANT 601 (1964-1990)


CC BY 4.0. 

Il Trabant 601, prodotto tra il 1964 e il 1990 nella Germania dell’Est, spesso viene considerato poco attraente da un punto di vista estetico. La sua carrozzeria in duroplast, una sorta di plastica rinforzata con fibre, conferisce un aspetto semplice e privo di sfumature. La forma squadrata e la mancanza di dettagli distintivi potrebbero essere percepite come poco ispirate e antiquate.

Le dimensioni compatte e il design senza fronzoli possono contribuire a un’impressione di monotonia. Tuttavia, è importante sottolineare che la valutazione della “bruttezza” di un’auto è soggettiva, e alcuni potrebbero apprezzare la Trabant 601 per la sua storia unica e il suo status iconico come simbolo della Germania dell’Est.


AMC Pacer (1975-1979)

Thomas Vogt

L’AMC Pacer, prodotto tra il 1975 e il 1979, è spesso considerato un’auto con un design discutibile e poco attraente. La sua forma insolita, con un parabrezza molto inclinato e una parte anteriore corta, ha suscitato opinioni miste sulla sua estetica. Il corpo tozzo e la sua larghezza inusuale rispetto alla lunghezza complessiva potrebbero essere interpretati come poco proporzionati.

Alcuni critici hanno descritto l’aspetto del Pacer come eccentrico e fuori dagli schemi, con dettagli come i piccoli finestrini posteriori rotondi che potrebbero contribuire a una percezione di stranezza. Nonostante ciò, alcuni apprezzano la Pacer per la sua originalità e la sua particolarità nell’ambito dell’industria automobilistica. L’impatto visivo, guardandolo dal retro è quello di trovarsi difronte ad una specie di giardino d’inverno ambulante.


SEAT FURA 127 (1981-1986)

By Powering at Italian Wikipedia – Public Domain

Il SEAT Fura 127, prodotto tra il 1981 e il 1986, è spesso oggetto di valutazioni contrastanti in termini di design. La sua estetica potrebbe essere considerata poco ispirata e semplice, con linee e forme che riflettono la sua derivazione dal Fiat 127. La parte anteriore quadrata e gli elementi di design privi di particolari distintivi potrebbero essere interpretati come poco avvincenti.

Inoltre, la sua presenza potrebbe sembrare comune e mancare di originalità rispetto ad altre vetture dell’epoca. Tuttavia, l’apprezzamento estetico è soggettivo, e alcuni appassionati di auto potrebbero vedere il Fura 127 come una rappresentazione di uno stile automobilistico più semplice e funzionale. Se la linea della 127 non ha mai brillato per la sua bellezza, sicuramente questa riedizione degli anni ottanta appare completamente fuori epoca!.


OTOSAN ANADOL A8-16 (1981–1984)

By Own work, CC BY-SA 3.0

L’Otosan Anadol A8-16, prodotto tra il 1981 e il 1984, è spesso oggetto di critiche per il suo design considerato poco attraente. La vettura presenta una forma squadrata e lineare, priva di elementi di design distintivi che potrebbero catturare l’attenzione. La parte anteriore, con il suo stile semplice e il cofano piuttosto piatto, potrebbe essere interpretata come poco ispirata.

La mancanza di dettagli estetici accattivanti potrebbe contribuire a una percezione di monotonia e mancanza di creatività nel design. Tuttavia, l’apprezzamento della bellezza di un’auto è soggettivo, e alcuni potrebbero trovare fascino nella sua semplicità e funzionalità tipica di molte vetture dell’epoca. La linea della Anadol A8 è grezza, pesante, un design che ricorda molto le fattezze dei mezzi agricoli.


ALFA ROMEO ARNA (1983-1987)

By  Charles01.

L’Alfa Romeo Arna, prodotta tra il 1983 e il 1987 in collaborazione con la Nissan, è spesso criticata per il suo design che potrebbe essere considerato poco armonioso. La fusione delle linee distintive dell’Alfa Romeo con la struttura della Nissan Cherry ha creato una vettura con proporzioni che potrebbero apparire incoerenti. La parte anteriore, con i fari rettangolari e la griglia, potrebbe sembrare disconnessa rispetto alla parte posteriore. Il risultato complessivo potrebbe essere interpretato come una combinazione di elementi stilistici incongruenti, contribuendo a una percezione di estetica non del tutto riuscita. Tuttavia, le opinioni sulla bellezza automobilistica sono soggettive, e alcuni potrebbero trovare elementi di fascino nell’Alfa Romeo Arna.

Nella cultura popolare, anche a distanza di anni, la reputazione del modello l’ha portata ad essere giudicata – nel 2008 – l’auto più brutta, in un “sondaggio” lanciato da parte dal quotidiano nazionale Il Sole 24 Ore. Se ai tempi la vettura fece la sua comparsa in alcuni film e fiction[, complice la sua “fama” è stata riutilizzata anche in recenti lavori per la televisione (quali I Cesaroni) ed oggetto di canzoni e spettacolarizzazioni negative. «In vacanza sull’Arno, in vacanza sull’Arna, / questa collaborazione fra l’Italia e il Giappone / che ha dato i suoi frutti e io li metto nel forno.» (Elio e le Storie Tese, La visione)


FIAT MULTIPLA (1998-2010)

Di Corvettec6r – Opera propria, Pubblico dominio

La Fiat Multipla, prodotta tra il 1998 e il 2010, è stata spesso oggetto di dibattiti sulla sua estetica, suscitando opinioni contrastanti. Il suo design unico presenta una cabina avanzata e una parte anteriore distintiva, con fari posti in posizione elevata.

Questo stile non convenzionale ha provocato critiche per essere poco armonioso e avanguardistico, contribuendo a un aspetto che alcuni considerano strano o persino brutto. Tuttavia, alcuni appassionati apprezzano la Multipla per la sua funzionalità, la spaziosità interna e l’approccio innovativo alla progettazione di veicoli familiari. In ultima analisi, la percezione della sua “bruttezza” è soggettiva e dipende dai gusti personali.Per la sua stazza sgraziata e poco elegante, qualcuno l’ha soprannominata “una edicola con le ruote“.


NISSAN CUBE Z11 (2002-2008)

Public Domain

Il Nissan Cube Z11, prodotto tra il 2002 e il 2008, è spesso oggetto di critiche per il suo design considerato stravagante e non convenzionale. La sua forma cubica distintiva, con linee squadrate e uno stile che cerca di sfidare le convenzioni automobilistiche, ha generato opinioni divergenti. La parte anteriore, con i fari a forma di cubo e il cofano corto, potrebbe essere percepita come poco tradizionale e priva di armonia estetica.

La configurazione della parte posteriore, con il portellone a forma di cubo, potrebbe contribuire a un aspetto che alcuni considerano eccentrico o persino poco attraente. Tuttavia, la valutazione della bellezza di un’auto è soggettiva, e alcuni potrebbero apprezzare la Cube per la sua originalità e praticità. Mai il nome di una autovettura è stato così tanto azzeccato: un vero e proprio cubo mobile!


SSANGYONG RODIUS (2004-2019)

By Benespit

La SsangYong Rodius, prodotta tra il 2004 e il 2019, è stata frequentemente oggetto di critiche per il suo design considerato discutibile e poco attraente. La sua carrozzeria massiccia e voluminosa, con una parte anteriore caratterizzata da una griglia prominente e una forma generale che manca di proporzioni tradizionali, ha suscitato opinioni contrastanti. La disposizione dei finestrini e la parte posteriore, che potrebbe sembrare sproporzionata rispetto al resto dell’auto, sono elementi spesso oggetto di critica. L’aspetto complessivo della Rodius potrebbe essere interpretato come non raffinato o poco armonioso. Tuttavia, la percezione estetica è soggettiva, e alcune persone potrebbero apprezzare la Rodius per la sua spaziosità e funzionalità.

L’obiettivo della Rodius era di catturare l’essenza degli yacht di lusso ma il risultato è stato controverso tanto che, nel 2005, ha vinto un dubbioso premio per “l’auto più brutta sulle strade” (nel Regno Unito) e la rivista Top Gear Magazine l’ha descritta come una macchina che sembra “presa a bottigliate in una rissa in un pub e cucita insieme da un cieco”. Anche in Italia, tramite un sondaggio de Il Sole 24 ORE, è stata inserita nel 2008 tra le auto più brutte ottenendo il 12% dei voti.


Le Outsider

HOFFMAN (1951)

By Tim Farley

Il microauto Hoffman, prodotto nel 1951, è frequentemente considerato poco attraente a causa del suo design stravagante e delle sue dimensioni estremamente compatte. Con una forma che ricorda una sorta di bizzarro mix tra un aereo e una piccola automobile, l’Hoffman presenta un aspetto che può sembrare sproporzionato e eccentrico.

La carrozzeria semitrasparente e la forma globale insolita potrebbero essere percepite come fuori dagli schemi e poco affascinanti. La disposizione delle ruote e i dettagli del design contribuiscono a un’estetica che alcuni potrebbero considerare non tradizionale e poco gradevole. Tuttavia, è importante riconoscere che l’Hoffman è un prodotto del suo tempo, con l’audace tentativo di esplorare nuovi concetti di mobilità personale nel dopoguerra.


CASALINI SULKY (dal 1970)

By ChiemseeMan 

Il Casalini Sulky, prodotto a partire dagli anni ’70, spesso viene considerato poco attraente a causa del suo design particolare e delle sue dimensioni molto compatte. Questo microcar presenta un aspetto che può sembrare strano e poco convenzionale. La carrozzeria, con una parte anteriore a forma di cabina e una parte posteriore più ampia, potrebbe apparire sproporzionata e non tradizionale.

La disposizione delle ruote e il design generale, sebbene funzionale per la sua categoria di veicolo leggero, potrebbero essere interpretati come poco gradevoli esteticamente. Tuttavia, è essenziale considerare che veicoli come il Casalini Sulky sono spesso progettati con l’accento sulla praticità e l’efficienza, piuttosto che sull’estetica tradizionale delle auto.


TARTAN PRANCER (1983)

By Vacation Movie

La Tartan Prancer, apparsa nel film “Vacanze di Natale – Lampoon’s Christmas Vacation” del 1989, è stata creata con l’intenzione di essere un’auto dal design deliberatamente brutto e stravagante. Il veicolo, sebbene non esista realmente, è rappresentato come un’ibrida bizzarra tra un’auto sportiva e un furgoncino, con linee disarmoniche e dettagli eccentrici. La sua estetica esageratamente brutta e il suo aspetto poco convenzionale sono stati utilizzati per scopi comici nel contesto del film, aggiungendo un elemento di umorismo attraverso il contrasto tra le aspettative automobilistiche tradizionali e il design esagerato della Tartan Prancer.


FIAT MAREA CAPRI (1996-2003)

Di Gil – Opera propria, CC BY 2.0

Il Fiat Marea Capri, prodotto tra il 1996 e il 2003, è talvolta oggetto di critiche per il suo design che potrebbe essere considerato poco ispirato e convenzionale. La sua forma, con linee squadrate e un aspetto generale che riflette una progettazione degli anni ’90, potrebbe apparire datata e priva di innovazione. La parte anteriore, con i fari e la griglia, potrebbe essere interpretata come poco distintiva e mancante di carattere.

La mancanza di dettagli di design accattivanti e la disposizione generale potrebbero contribuire a una percezione di estetica mediocre. Tuttavia, le opinioni sulla bellezza di un’auto sono soggettive, e alcuni potrebbero apprezzare la Marea Capri per la sua semplicità e funzionalità. Qualcuno dice che è nessuno ha mai notato la sua bruttezza in quanto le tante bellezze di Capri hanno comunque il sopravvento!


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