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Le più grandi discariche del mondo

Le più grandi discariche – Realizzando questa pagina abbiamo voluto elencare le principali discariche o “cimiteri” del pianeta al fine di ricordare a tutti noi quale sia il prezzo dello stile di vita che almeno una parte dell’umanità non solo ostenta ma sta difendendo con ogni mezzo possibile.

le più grandi discariche

Il modello consumistico tipico della civiltà occidentale fatto di sperpero senza senso, oggetti “usa e getta” e utilizzo dissoluto di risorse e materie prime deve poi fare i conti con i residui che il nostro stesso vivere produce e che cerchiamo in tutti i modi di nascondere negli angoli più remoti della terra. Ma come qualcuno ha detto:

“Se pensiamo di poter continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto dobbiamo mettere anche in conto che prima o poi ci inciamperemo.”

Lorenzo Pescini

La Discarica

Una discarica, nel ciclo della gestione dei rifiuti, è un luogo dove vengono depositati/stoccati e fatti marcire in modo non selezionato e permanente i rifiuti solidi urbani e tutti gli altri rifiuti (anche umidi) derivanti dalle attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, ecc.) che, in seguito alla loro raccolta, non è stato possibile riciclare, inviare al trattamento meccanico biologico (TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossidazione a freddo, pirolisi o, in ultima ratio, l’utilizzo come combustibile negli inceneritori (inceneritori con recupero energetico o termovalorizzatori).

Un giorno un uomo ricco consegnò un cesto di spazzatura ad un uomo povero. L’uomo povero gli sorrise e se ne andò col cesto, poi lo svuotò, lo lavò e lo riempì di fiori bellissimi. Ritornò dall’uomo ricco e glielo diede.
L’uomo ricco si stupì e gli disse: «Perché mi hai donato fiori bellissimi se io ti ho dato la spazzatura?».
E l’uomo povero disse: «Ogni persona dà ciò che ha nel cuore».

(Anonimo)

PLASTICA
La Great Pacific Garbage Patch e le isole di plastica

Le isole di plastica nei mari si possono considerare le più grandi discariche di materiale plastico. Si tratta infatti di ammassi di spazzatura e di rifiuti plastici che si aggregano in agglomerati di grandi dimensioni che formano isole galleggianti nei mari e negli oceani di tutto il mondo. La più grande isola di plastica del mondo galleggia nel Pacifico da più di 40 anni. Si tratta della Great Pacific Garbage Patch. Chiamata anche “Pacific Trash Vortex”.

Nell’area della Great Pacific Garbage Patch ogni chilometro quadrato di mare contiene 10 chili di plastica. In totale l’isola di rifiuti si estende su una superficie di 1,6 milioni di chilometri quadrati (tre volte l’estensione della Francia continentale). Della massa stimata, 80mila tonnellate, il 92% è costituito da oggetti visibili, mentre la parte restante è costituita da microplastiche (di dimensioni inferiori a 5 millimetri).

Ricordiamo che ogni anno nel mare vengano riversati ben 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici! 

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RIFIUTI ELETTRONICI
Agbogbloshie (Ghana): la più grande discarica di rifiuti elettronici del mondo

Ph: Fausto Romano Maniglia

Tra le più grandi discariche del mondo non si può non ricordare Agbogbloshie in Ghana. Attraverso il porto, qui, ogni anno vengono importate 40.000 tonnellate di rifiuti elettronici provenienti dai paesi più industrializzati e sviluppati: ad esempio Australia, Canada, Stati Uniti e Europa (i materiali spesso sono importati illegalmente). 

Al 2018 in questa discarica sono stati gettati 50 milioni di tonnellate di rifiuti (equivalenti a 5000 Tour Eiffel). Solo il 20% di questa quantità viene riciclata; i rifiuti rimanenti vengono spartiti tra la popolazione, bruciati o trasportati in altre discariche. 

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PNEUMATICI
A Arhiya (Kuwait)  il più grande “cimitero di pneumatici” al mondo

Una distesa di gomma e tele di fibra e di metallo giace nella zona di Arhiya in Kuwait.
Si tratta del più grande “cimitero di pneumatici” del mondo, che gli scienziati temono possa creare rischi ambientali e sanitari. L’area di raccolta registra circa 50 milioni di pezzi,


RIFIUTI GENERICI (1)
Benvenuti a Dandora (Kenya) la più inquinante discarica a cielo aperto del mondo

La discarica di Dandora è una delle più grandi discariche a cielo aperto di tutta l’Africa, e di sicuro la più inquinante.

È composta da oltre 2,5 chilometri quadrati di terreno ricoperto da scarti e rifiuti all’interno dell’omonima baraccopoli, confinante verso est con la baraccopoli di Korogocho, una delle principali della periferia nord-est della capitale keniota, Nairobi. Ogni giorno vengono versati in discarica 850 tonnellate di rifiuti.

Una distesa ampia, a perdita d’occhio, fumante, maleodorante, variopinta da sacchetti di plastica colorati che, quando si alza il vento, turbinano nel cielo accompagnando il volo di uccelli spazzini a caccia di cibo tra l’immondizia. Un universo a parte, con una sua vita intensa: persone chine su cumuli di spazzatura che riempiono sacchi con resti di cose; animali, cani, maiali che razzolano nella sporcizia; camion che scaricano rifiuti; strade non progettate ma tracciate dall’inesorabile calpestio di milioni di uomini, donne e bambini che arrancano nella miseria; ripari improvvisati fatti di stracci appesi a bastoni; bambini sorridenti che corrono e giocano ai margini del sudiciume.

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RIFIUTI GENERICI (1)
Bantar Gebang (Indonesia) la più grande discarica del mondo

Bantar Gebang iniziò a funzionare nel 1989, dove l’area di Bekasi era composta da alloggi e risaie. La discarica è cresciuta rapidamente, poiché la popolazione di Jakarta è aumentata insieme al suo consumo e Bantar Gebang è ora una delle più grandi discariche in Asia. Oggi Bantar Gebang ha una dimensione di 200 acri e più di 3000 famiglie vivono nella sua zona.

La situazione insostenibile di Bantargebang era già ampiamente documentata. Ogni giorno vi arrivano tra le 6.500 e le 7.000 tonnellate di immondizia. Senza un metodo funzionale per processare e smaltire questi rifiuti, la discarica rischia di chiudere nel 2021. Secondo l’agenzia ambientale di Jakarta, il volume di immondizia nella discarica ha raggiunto 39 milioni di tonnellate con un’altezza fino a 40 metri.

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SCORIE NUCLEARI
Mayak, la pattumiera nucleare del mondo

MOSCOW, RUSSIAN FEDERATION: Greenpeace activists wearing gas masks stand next to barrels with nuclear logo during a protest in front of the Government House in Moscow, 29 September 2004. The activists of Greenpeace protest against the creation of an international nuclear burial ground in the territory of Russia and mark the 47th anniversary of the accident at the Mayak nuclear plant in the Chelyabinsk region. AFP PHOTO / YURI KADOBNOV (Photo credit should read YURI KADOBNOV/AFP via Getty Images)

Il mondo intero sta offrendo alla Russia, in cambio di dollari, tutti i suoi rifiuti radioattivi. Nel profondo degli Urali, dentro la citta’ segreta di Mayak, se il piano andra’ in porto, confluiranno tutti i rifiuti e le scorie nucleari del pianeta. Mayak non e’ segnata nemmeno sulle carte geografiche, citta’ atomica da 50 anni . E’ un luogo inaccessibile, detta in gergo “citta’ chiusa”. Qui ci sono i depositi immensi che custodiscono tutto il materiale radioattivo proveniente dalla flotta, dalle centrali e dai centri di ricerca. Ma il consigliere di Eltsin per il nucleare lancia un allarme: ” mettendo qui tutte le schifezze, non ve ne sarete liberati, perche’ la Russia non e’ in grado di gestire un deposito cosi’ pericoloso per migliaia di anni.”

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VESTITI
Il deserto di Atacama (Cile) è la discarica da 40.000 tonnellate di vestiti della f
ast fashion

Una montagna di abiti usati, magliette, pantaloni, gonne che ha trasformato le dune del deserto in un’immensa discarica a cielo aperto. È quello che succede ad Atacama in Cile dove giacciono abbandonate ben 40.000 tonnellate di vestiti. Una realtà impressionante che un recente report dell’agenzia di stampa francese AFP ha rivelato al mondo. Ma cosa c’è dietro questo panorama da brividi? Tutto parte da vicinissimo, dai negozi di fast fashion delle nostre città dove compriamo abiti a poco prezzo. Capi d’abbigliamento pensati per essere portati solo una stagione, ma che, quando non ci piacciono più, finiscono per vivere per sempre (o quasi) sotto forma di rifiuto e diventano una parte non da poco dell’inquinamento ambientale.

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ROTTAMI
Chernobyl e il cimitero dei rottami radioattivo

Nei pressi di Chernobyl si trova la vicina cittadina disabitata di Rozsocha nel cui bosco sono stati parcheggiati automobili, camionette, elicotteri, carri armati e autopompe, per un totale di circa 100 mila mezzi, sia militari che civili.

La paura è ovviamente che questi metalli vengano riutilizzati e riciclati, sia in Ucraina che in Russia.
E’ stato stimato che ogni settimana verrebbero trafugate 200 tonnellate di metallo radioattivo (e questo ci fa supporre che il cimitero ci sia ancora, a meno che i mezzi non siano stati spostati).

E’ stato inoltre stimato che su 8 milioni di tonnellate di metallo disseminati ne resterebbe solo 2 milioni, che in termini commerciali sono 1 miliardo di grivnas ossia 100 milioni di euro.

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CORPI UMANI
Wādī al-Salām (Iraq) il più grande cimitero del mondo

Tra le più grandi discariche, in senso lato, vogliamo aggiungere anche Wādī al-Salām (in Arabo: La Valle della Pace). Si tratta infatti del più grande cimitero islamico ed uno dei cimiteri più grandi al mondo. Situato a Najaf, in Iraq (una delle città sacre dell’Islam sciita), questo cimitero contiene molte tombe di Profeti ed è situato vicino alla Moschea dell’Imam Ali, dove è sepolto il quarto califfo dell’Islam sunnita e il primo Imam dell’Islam sciita.

Per questo, quasi tutti gli Sciiti in Iraq ambiscono d’essere seppelliti in questo cimitero. Il cimitero copre 6 km² (1485.5 acri) e nei 14 secoli di vita dell’Islam, ha ospitato approssimativamente 5 milioni di corpi che, tuttavia, essendo stati semplicemente inumati, non sarebbero all’occorrenza riesumabili.


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