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The Midnight traveller (2)

The Midnight traveller
di Patrizia Ilaria Sechi

E’ una piovosa notte di Dicembre, cammino lungo lo Strand, tra la concitata moltitudine che anima il cuore di Londra. Il suolo bagnato riflette le tinte intense delle insegne luminose su cui ondeggiano le ombre deformate dei passanti.

Sto riprendendo la pioggia che fende la luce calda dei lampioni  quando una giovane donna mi viene incontro sorridendo, trascinando con se due pesanti valigie. Ha bisogno di informazioni. Le domando amichevolmente se si trova a Londra in vacanza. “Para buscar un trabajo ”, mi risponde. E’ spagnola, e’ appena arrivata a Londra in cerca di un lavoro. Dietro il calore del suo sorriso latino, leggo la tensione e l’ansia di chi si trova in una citta’ che non conosce, dove si parla una lingua in cui sa esprimersi a stento.

Appare affaticata ma dalle sue parole traspare determinazione e dignitoso coraggio.

Ci salutiamo, le auguro buona fortuna, mi stringe la mano.

Mentre la osservo…

… allontanarsi in questa notte lacrimosa di Londra, metto a fuoco il mio obiettivo sulla vernice lucida della cabina telefonica e inglobo la sua figura nella cornice che sto ritraendo.

Così la fotocamera la cristallizza come una sagoma scura, dal passo incerto sul lastricato dipinto di luci riflesse. Ha il capo chino, avvolto nel copricapo dell’impermeabile grigio, le mani impegnate a trascinare i suoi bagagli pieni di sogni.

Mi auguro di rincontrarla un giorno. Magari di fotografarla ancora, mentre con espressione vittoriosa mi dira’ che ce l’ha fatta.

L’immagine di questa viaggiatrice, di cui conosco la storia e non il nome,  e’ intitolata “The Midnight Traveller” ed e’ parte della collezione creata per il video “London – Bridge of Emotions” edito dall’artista lucano Sandro Sansone.

Il brano “L’uomo che amava i draghi”  del Maestro Lorenzo Pescini,  accompagna le immagini.

E’ una melodia che conduce l’ascoltatore nella soave impalpabilita’ dei sogni piu’ riposti, e sembra infondere, con la sua carezzevole dolcezza, tutta  la fiducia per credervi.

Patrizia Ilaria Sechi

London – Bridge of emotions (L’uomo che amava i draghi)


The Midnight traveller
by Patrizia Ilaria Sechi 

It’s a rainy night in December, I am walking along the Strand, among the frenzy multitude that animates the heart of London. The wet soil reflects the intense colours of the neon signs on which the distorted shadows of passers-by are wavering.

I am capturing with my camera the rain that cleaves the warm glow of the street lamps, when a young woman walks smilingly towards me. She is carrying two heavy suitcases and she is looking for directions. I ask her in a friendly manner if she is in London on vacation. ” Para buscar un trabajo”, she replies. She is Spanish and she has just arrived in London to seek for a job. Behind the warmth of her Latin smile, I read the tension and anxiety of someone who is in a city ‘ that does not know, where they speak a language in which she expresses herself with difficulty.

She appears fatigued but her determination and dignified courage shines through her words.

We say goodbye to each other, I wish her good luck, she shakes my hand.

While observing…

her walking away in this tearful night of London, I focus my lens on the shiny paint of the phone booth and I incorporate her figure in the frame that I’m portraying.

The camera crystallizes her figure as a dark silhouette, walking hesitantly on the pavement painted by reflected lights; her head down, wrapped in a grey raincoat hat , and both hands working on dragging  her luggage full of dreams .

I hope to meet her again one day and perhaps to be able to photograph her again, while with a victorious expression she will tell me that she has made it.

The image of this traveller, the story of whom I know but not the name, is ‘ entitled “The Midnight Traveller” and it is part of the collection that I created for the video “London – Bridge of Emotions “, edited by Lucanian artist Sandro Sansone.

The piece “The Man Who Loved Dragons” by  Master Lorenzo Pescini, accompanies the images.

It is a melody that leads the listener into the sweet intangibility of the most secret dreams, and its caressing sweetness seems to infuse all the confidence to believe in them.

Patrizia Ilaria Sechi


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