I più grandi piloti della storia. State cercando l’elenco dei piloti di Formula Uno più forti, i migliori della storia, quelli che hanno vinto più Gran Premi, i più grandi Campioni di sempre? Siete arrivati sulla pagina che fa per voi. Abbiamo studiato decine di classifiche, riviste specializzate, siti web e visto molti filmati web e d’archivio alla ricerca dei piloti di F1 più importanti di sempre. Il risultato a cui siamo arrivati è quello che vi proponiamo. La classifica tiene conto di molti elementi sia oggettivi che soggettivi.
240 km/h Runaway
Prima di presentare i più grandi piloti di tutti i tempi, ecco a voi un video dedicato alla velocità.
I PIU’ GRANDI PILOTI DELLA STORIA
20) Emerson Fittipaldi
Nato il 12 dicembre 1946, è un ex pilota automobilistico brasiliano di Formula 1. Vinse il Campionato del Mondo di Formula 1 nel 1972 con la Lotus e nel 1974 con la McLaren, diventando il più giovane campione del mondo di Formula 1 fino a quel momento. Successivamente, ha gareggiato in diverse categorie automobilistiche, vincendo due volte l’Indy 500 (nel 1989 e nel 1993) e il campionato CART nel 1989. Emerson Fittipaldi è noto per la sua abilità di guida e per il suo contributo allo sport automobilistico brasiliano.
19) Tazio Nuvolari
(1892-1953), leggenda dell’automobilismo italiano, fu un eccezionale pilota motociclistico e automobilistico. Pionieristico nelle competizioni su due e quattro ruote, Nuvolari incarnò la passione e il coraggio in pista. Celebre per la vittoria epica al Nürburgring nel 1935 su una vettura inferiore, sfidò le dominanti Auto Union e Mercedes. Con vittorie alla Mille Miglia e a Le Mans, Nuvolari dimostrò versatilità. La sua ultima vittoria, alla Targa Florio nel 1952 a 58 anni, sottolineò la sua straordinaria longevità. Il suo spirito intraprendente e le gesta coraggiose lo rendono un’icona dell’automobilismo.
18) Bernd Rosemeyer
(1909-1938), pilota automobilistico tedesco, divenne una leggenda nel motorsport prebellico. Iniziò nelle corse motociclistiche e si distinse nella squadra Auto Union. Nel 1936, trionfò al Gran Premio di Germania, evidenziando abilità eccezionali. Guidando le innovative auto con motore posteriore, contribuì a ridefinire il design delle vetture da corsa. La sua morte tragica nel 1938, durante un tentativo di record di velocità, lasciò un vuoto nel mondo delle corse. Rosemeyer è ricordato non solo per le vittorie, ma anche per la sua abilità pionieristica e la determinazione, che lo rendono un’icona indimenticabile dell’automobilismo.
17) Jack Brabham
(1926-2014), pilota automobilistico e costruttore australiano, trascinò la Formula 1 nel nuovo millennio. Tri-campione del mondo, fu il primo a vincere con un’auto di sua costruzione nel 1966. La Brabham Racing Organization da lui fondata dominò nel costruttori. Innovatore tecnico, la Brabham-Repco fu la prima con motore posteriore a vincere il titolo. Oltre alla Formula 1, trionfò alla 24 Ore di Le Mans. Ritiratosi nel 1970, la sua eredità persiste nell’approccio pionieristico al motorsport, segnando una pagina fondamentale nella storia della Formula 1.
16) Jochen Rindt
(1942-1970), pilota automobilistico austro-tedesco, brillò nella Formula 1 prima della sua tragica morte. Vinse il Campionato del Mondo postumo nel 1970, unico pilota ad ottenere tale onore. Guidando per Lotus, era noto per la guida aggressiva e coraggiosa. Dopo la morte di Jim Clark nel 1968, divenne il principale pilota della Lotus. La sua vittoria al Gran Premio di Monaco del 1970 lo mise in testa alla classifica, ma perse la vita in un incidente durante le prove del Gran Premio d’Italia, rimanendo un’icona nel mondo delle corse.
15) Ronnie Peterson
(1944-1978), pilota automobilistico svedese, fu una forza nella Formula 1 degli anni ’70. Conosciuto come il “Supersvedese,” era noto per la sua velocità e abilità di guida su piste bagnate. Gareggiando per March, Lotus e altre squadre, ottenne 10 vittorie e 14 pole position. Peterson fu vicecampione mondiale nel 1971 e 1978. La sua morte avvenne durante il Gran Premio d’Italia del 1978 a Monza, in un incidente che coinvolse diverse vetture. Amato per la sua personalità e talento, Peterson è rimasto un’icona della Formula 1.
14) Stirling Moss
(1929-2020), pilota automobilistico britannico, è stato uno dei più grandi della storia del motorsport. Noto come il “Campione senza corona,” competé in un’era d’oro della Formula 1, tra gli anni ’50 e ’60. Vinse 16 Gran Premi e si classificò secondo nel Campionato del Mondo quattro volte. Moss fu particolarmente abile nelle gare su strada, vincendo la Mille Miglia nel 1955 e il Tourist Trophy ben cinque volte. La sua carriera fu interrotta da un grave incidente nel 1962. Ammirato per la sua abilità e lealtà, Moss rimane una leggenda nel mondo delle corse.
13) Alberto Ascari
(1918-1955), pilota automobilistico italiano, è stato un campione nella Formula 1 degli anni ’50. Trionfò consecutivamente nel Campionato del Mondo nel 1952 e 1953, correndo per la Ferrari e l’Alfa Romeo. La sua abilità di guida lo rese dominante, specialmente a Monza, dove vinse tre Gran Premi d’Italia consecutivi. Ascari fu il primo a vincere il titolo mondiale in due stagioni consecutive. La sua vita fu segnata da incidenti, culminando tragicamente nella sua morte durante un test a Monza nel 1955. Alberto Ascari è ricordato come una leggenda della Formula 1 italiana.
12) Niki Lauda
(1949-2019), pilota automobilistico austriaco, è una leggenda della Formula 1. Tre volte Campione del Mondo (1975, 1977, 1984), Lauda è noto per il suo coraggio e la resilienza. Nel 1976, sopravvisse a un grave incidente al Nürburgring, tornando a correre dopo poche gare. La sua rivalità con James Hunt nel 1976 è diventata leggendaria, immortalata nel film “Rush.” Dopo il ritiro, Lauda ha lavorato come dirigente in diverse squadre di Formula 1. La sua influenza e la sua storia ispiratrice lo rendono una figura iconica nel mondo delle corse e oltre.
Donne e Motori
In una pagina sui piloti ed alla formula 1 non poteva mancare un video dedicato alla bellezza femminile al motto “Donne e Motori… gioie e dolori…”
L’elenco dei campioni della Formula Uno prosegue a:
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