Italia. Ecco l’elenco aggiornato di tutti i Presidenti della Repubblica Italiana che si sono susseguiti in questi decenni. Per ognuno proponiamo informazioni, notizie e curiosità e video, alcuni tratti da archivi storici e dalla Settimana Incom, dei loro discorsi di fine anno, del loro insediamento, di interviste o di altri momenti da ricordare.
Tutti i Presidenti della Repubblica Italiana
12° SERGIO MATTARELLA
dal 3 febbraio 2015
Nato il 23 luglio 1941 a Palermo, è un politico italiano e dal 2015 è il 12º Presidente della Repubblica Italiana. Laureato in legge, ha iniziato la sua carriera politica negli anni ’80, ricoprendo diversi incarichi governativi. Ha svolto il ruolo di Ministro della Difesa nel 1999-2001. Mattarella è noto per la sua integrità e impegno per la giustizia, evidenziati dal suo rifiuto di approvare alcune leggi controverse nel suo ruolo di Presidente. Durante la sua presidenza, l’Italia ha affrontato sfide come la crisi economica e la gestione della pandemia da COVID-19. La sua figura è stata fondamentale per la stabilità politica e la coesione nazionale.
Curiosità: Mattarella comincia a caratterizzare il suo mandato con gesti di sobrietà, rinunciando nel maggio 2015 al vitalizio da professore universitario.
11° GIORGIO NAPOLITANO
dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015
Nato il 29 giugno 1925 a Napoli, è un politico italiano. È stato il 11º Presidente della Repubblica Italiana, servendo dal 2006 al 2015. Membro del Partito Comunista Italiano, ha svolto un ruolo chiave nella politica italiana sin dagli anni ’50. Ha ricoperto diversi incarichi ministeriali e parlamentari, emergendo come figura di spicco. Napolitano è stato il primo ex comunista ad essere eletto Presidente, segnando un momento significativo nella storia politica italiana. Durante il suo mandato, ha affrontato sfide come la crisi economica e politica. La sua presidenza è stata caratterizzata dalla ricerca di soluzioni bipartisan e dalla promozione della stabilità istituzionale.
Curiosità: Durante i suoi mandati da Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano è stato accusato – soprattutto dai politici Beppe Grillo e Antonio Di Pietro, o dai giornalisti Marco Travaglio e Piero Ricca – di essere troppo accondiscendente nei confronti di Silvio Berlusconi, nei periodi in cui quest’ultimo ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio: in quest’ottica, Napolitano viene attaccato per aver firmato alcune delle leggi approvate dal Parlamento su proposta del governo, giudicate «delinquenziali» da una parte dell’opposizione.
Nel 2008, in occasione della promulgazione del lodo Alfano Beppe Grillo, futuro capo del Movimento 5 Stelle, ha posto sul suo blog cinque domande critiche a Napolitano, colpevole, secondo lui, di aver firmato e quindi legittimato una legge anticostituzionale, per la quale è stato richiesto il pronunciamento da parte della Corte costituzionale che il 19 ottobre 2009, con la sentenza n° 262, ha effettivamente ritenuto incostituzionale.
10° CARLO AZEGLIO CIAMPI
dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006
Nato il 9 dicembre 1920 a Livorno e scomparso nel 2016, è stato un economista e politico italiano. Ha ricoperto diversi ruoli chiave nella vita pubblica italiana. Dopo una carriera presso la Banca d’Italia, è stato Ministro del Tesoro dal 1996 al 1999, svolgendo un ruolo fondamentale nella preparazione all’introduzione dell’euro. Successivamente è stato Presidente della Repubblica Italiana dal 1999 al 2006, distinguendosi per la sua figura istituzionale e integrità. Prima della sua carriera politica, Ciampi ha avuto una carriera accademica ed è stato Governatore della Banca d’Italia. La sua eredità è legata alla sua competenza economica, alla gestione della transizione all’euro e al suo contributo alla stabilità finanziaria italiana.
Curiosità: Nel 1993 il settimanale Famiglia Cristiana pubblicò un articolo secondo cui l’allora governatore della Banca d’Italia avrebbe avuto legami con la massoneria, precisamente, di aver fatto parte della loggia “Hermes” di Livorno legata al Rito Filosofico Italiano, a sua volta legato al Grande Oriente d’Italia. Tuttavia queste notizie sono state smentite dal diretto interessato. Nel 1995 anche Lamberto Dini, accusato di essere un massone, precisò dopo un’intervista che a quanto risultava a lui Ciampi non aveva mai avuto alcun rapporto con la massoneria. Nel 1998 all’interno di un articolo de Il Messaggero curato dallo storico Aldo Mola venne inserito il nome di Ciampi tra gli iscritti alle logge massoniche, ma quanto scritto venne poi successivamente rettificato.
9° OSCAR LUIGI SCALFARO
dal 28 maggio 1992 al 15 maggio 1999
Nato il 9 settembre 1918 a Novara e scomparso nel 2012, è stato un politico italiano. Membro della Democrazia Cristiana, ha ricoperto diversi incarichi governativi e parlamentari. È stato Presidente della Camera dei deputati dal 1983 al 1987 e Presidente della Repubblica Italiana dal 1992 al 1999. Scalfaro è stato il settimo presidente repubblicano e ha svolto un ruolo significativo durante il periodo di trasformazione politica dell’Italia. Ha contribuito alla stabilizzazione del sistema politico dopo il crollo della Prima Repubblica. La sua presidenza è stata caratterizzata dalla difesa della Costituzione e dalla promozione dei valori democratici.
Curiosità: Il caso detto “del prendisole”. Considerato persona di rigide vedute, fu protagonista, il 20 luglio del 1950, all’inizio della sua attività parlamentare, di un episodio che fece molto scalpore, poi divenuto noto come “il caso del prendisole”. Il fatto ebbe luogo nel ristorante romano “da Chiarina”, in via della Vite, quando, insieme ai colleghi di partito Umberto Sampietro e Vittoria Titomanlio, Scalfaro ebbe un vivace alterco con una giovane signora, Edith Mingoni in Toussan, da lui pubblicamente ripresa in quanto il suo abbigliamento, che ne mostrava le spalle nude, era da lui ritenuto sconveniente.
Secondo una ricostruzione de Il Foglio, la signora si sarebbe tolta un bolerino a causa del caldo e Scalfaro avrebbe attraversato la sala per gridarle: «È uno schifo! Una cosa indegna e abominevole! Lei manca di rispetto al locale e alle persone presenti. Se è vestita a quel modo è una donna disonesta. Le ordino di rimettere il bolerino!». Sempre secondo questa fonte, Scalfaro sarebbe uscito dal locale e vi sarebbe rientrato con due poliziotti. L’episodio terminò perciò in questura, ove la donna, militante del Movimento Sociale Italiano, querelò Scalfaro e il collega Sampietro per ingiurie.
8° FRANCESCO COSSIGA
dal 3 luglio 1985 al 28 aprile 1992
Nato il 26 luglio 1928 a Sassari e scomparso nel 2010, è stato un politico italiano. Membro della Democrazia Cristiana, ha ricoperto importanti incarichi politici. È stato Ministro dell’Interno nel periodo degli anni di piombo, con un ruolo centrale nella gestione delle sfide legate al terrorismo. Cossiga è stato successivamente Presidente del Senato e, dal 1985 al 1992, settimo Presidente della Repubblica Italiana. La sua presidenza è stata caratterizzata da decisioni controverse, tra cui le dimissioni del governo di Bettino Craxi nel 1990. Cossiga è noto per la sua franchezza e spesso commentava gli eventi politici con spirito critico.
Curiosità: La caduta del muro di Berlino segnò l’inizio della seconda fase. Secondo Cossiga la fine della guerra fredda e della contrapposizione di due blocchi avrebbe determinato un profondo mutamento del sistema politico italiano che nasceva da quella contrapposizione ed era a quella funzionale.
La DC e il PCI avrebbero dunque subito gravi conseguenze da questo mutamento, ma Cossiga sosteneva che i partiti politici e le stesse istituzioni si rifiutavano di riconoscerlo. Iniziò quindi una fase di conflitto e polemica politica, spesso provocatoria e volutamente eccessiva, e con una fortissima esposizione mediatica, al solo scopo di dare delle «picconate a questo sistema», che perciò valsero a Cossiga negli ultimi due anni di mandato l’appellativo di «picconatore» (e di «grande esternatore»).
7° SANDRO PERTINI
dal 9 luglio 1978 al 29 giugno 1985
Nato il 25 settembre 1896 a Stella San Giovanni e scomparso nel 1990, è stato un politico italiano e settimo Presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985. Membro del Partito Socialista Italiano, ha svolto un ruolo rilevante nella resistenza al nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Imprigionato dai nazisti, è stato liberato alla caduta del regime. La sua presidenza è stata segnata dal suo carisma, dalla vicinanza al popolo e dalla difesa dei valori democratici. Pertini è noto per la sua umanità e per aver rifiutato l’uso di un lussuoso palazzo presidenziale, scegliendo invece di vivere in modo modesto. La sua figura rappresenta un’icona di integrità e impegno civile.
Curiosità: Spesso si ricorda la sua presenza ai tentativi di salvataggio di Alfredino Rampi, un bambino di sei anni di Vermicino caduto in un pozzo nel 1981, e la sua esultanza allo stadio di Madrid per la vittoria ai Campionati del mondo di Calcio del 1982 (di fronte a un impassibile re Juan Carlos). L’immagine dei festeggiamenti per la vittoria della nazionale a Madrid nel 1982 avrebbe inoltre generato, anni dopo, il nome del cocktail “Pertini”, diffuso in Spagna negli ambienti studenteschi.Pertini è il presidente che “dietro ai vetri un po’ appannati fuma la pipa” e che “pensa solo agli operai sotto la pioggia” che il cantautore romano Antonello Venditti cita nella canzone Sotto la pioggia, scritta nel 1982 e contenuta nell’omonimo album.