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Scacco matto! – I super Rompicapo

Episodio n. 13
I rompicapo di Emma la Pasticcera
di Lorenzo Pescini

Scacco matto! – Una volta alla settimana, Emma va al circolo “La Torre” per gustarsi una piacevole partita di scacchi in un ambiente accogliente e confortevole. Negli ultimi tempi era una giovane ragazza di origini sicule la sua avversaria preferita. Graziella, questo il suo nome, aveva una buona tattica d’apertura anche se poi spesso si perdeva nello sviluppo del gioco ed alla sua prima mossa debole, Emma, come un falco, ne approfittava chiudendo in pochi passaggi la partita.

Erano passate da un po’ le nove. Quella sera la compagna era parecchio assente, mentre i pensieri di Emma erano ancora assorti sull’ammaliante sguardo di quel bel cliente moro passato in tardo pomeriggio dalla pasticceria. Insomma due veri e propri zombie viventi.

“A che pensi? – fece distrattamente la nostra pasticcera – E’ da quando sono arrivata che sei con la testa da un’altra parte…”

“Se è per questo anche te non sei nella forma migliore…cara Emma! Comunque è tutto il giorno che sto rimuginando su un fatto che non riesco a spiegarmi”.

“Raccontami Grazy” sussurrò Emma muovendo la regina.

“Dunque, la prima volta che uscii con Federico, il mio ex, dopo una romantica cenetta si fece un giro nel porticciolo turistico. La luna risplendeva, il mare era increspato e quando ci baciammo, su una panchina della piazzetta, un traghetto dal nome Mama passava dietro al faro”.

“Mi pare che tu me l’abbia raccontato almeno dieci volte. E allora?” disse Emma

“Beh, il terrazzo dove vado a fumare…

una sigaretta durante le pause dal lavoro si affaccia proprio sul molo. Come ben sai, con Fede ci siamo lasciati da oltre un anno, ma sono ancora innamorata cotta di lui. Pensando che sarebbe di buon auspicio, sono mesi che aspetto di vedere il passaggio del solito traghetto dietro al faro, prima di rientrare in servizio. Questo, purtroppo, è avvenuto pochissime volte, mentre è molto più frequente vedere passare un traghetto, che, ironia della sorte, porta il nome di Nonna Ma”. Graziella si fermò un attimo per prendere fiato e completò l’arrocco.

Scacco matto! – Rompicapo

“E allora?” ripete meccanicamente Emma.

“La cosa strana è che, dopo aver chiamato le società di navigazione, sono venuta a sapere che:

Durante le pause di lavoro, aspetto il passaggio di un traghetto prima di ricominciare a lavorare, e dato che posso stare fuori al massimo trenta minuti, spesso rientro sconsolata senza aver visto alcuna nave passare…”

“E allora?”

“Beh, Emma a parte il fatto che stasera sei veramente odiosa, su un notevole numero di pause di lavoro (che cadono in momenti della giornata sempre diversi a causa di articolato modello di turnazione) ho calcolato che:

Emma rimase qualche istante in profonda concentrazione. Poi spostò un pedone.

“Come promesso…entro mezzanotte…Scacco matto…!” urlò Emma all’improvviso guardando il re avversario inchiodato dai suoi due baldi alfieri neri.

“Vieni Grazy, se ci sbrighiamo ad uscire, tra dieci minuti esatti dovrebbe passare davanti al faro il tuo tanto amato traghetto Mama. Chissà magari sul molo incontriamo Federico…a proposito, come si chiamava quel suo amico così tanto carino?”

Domanda de “Scacco matto!”

Domanda: Se le percentuali indicate da Grazy sono confermate ed i calcoli di Emma sono corretti, a che ora la nostra eroina ha dichiarato “Scacco matto”?


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