I più grandi compositori per pianoforte. Vi presentiamo 10 tra i più grandi compositori che hanno tempestato di gemme la letteratura pianistica. Musicisti che con le loro opere hanno rivoluzionato la storia del pianoforte, principe degli strumenti. Capolavori senza tempo, facili, difficili, per piano solo, per piano a più mani, per pianoforte ed orchestra…
Per ognuno dei compositori poi sono state selezionate le più belle opere nelle esecuzioni più emozionanti. Un viaggio senza tempo tra le pagine pianistiche più belle di ogni tempo, alcune più famose altre meno. In un percorso emozionante ed indimenticabile.
L’elenco dei compositori è in ordine cronologico.
(Fuori Elenco)
Lorenzo Pescini
Prima di elencare i più grandi compositori per pianoforte, vi vogliamo proporre questo compositore contemporaneo, con Behind the Moon, uno dei suoi brani più famosi, eseguita dalla bella e brava Suzuka ichikawa e Spring Snow, eseguito dal giovane talento cinese Xuanxiang Wu.
Behind the Moon
Spring Snow
I GRANDI COMPOSITORI PER PIANOFORTE
10) Johann Sebastian Bach
(1685-1750) è stato un compositore e musicista tedesco del periodo barocco. La sua vasta produzione comprende opere strumentali e vocali di grande complessità e bellezza. Bach è noto per la sua abilità contrappuntistica, la precisione tecnica e la profondità emotiva della sua musica sacra. Tra le sue opere più celebri ci sono le Messe, i Concerti brandeburghesi e Il clavicembalo ben temperato. La sua influenza sulla musica successiva è immensa, e la sua opera continua a essere ammirata per la sua profondità artistica e spirituale.
Molte delle sue opere per strumenti a tastiera sono normalmente considerate far parte della letteratura pianistica. Queste le principali:
Il clavicembalo ben temperato, libri 1 e 2 (BWV 846-893). Ogni libro comprende un preludio ed una fuga in ciascuna delle 24 tonalità maggiori e minori. “Ben temperato” si riferisce al temperamento: alcuni temperamenti antichi, precedenti a Bach, non erano sufficientemente flessibili da consentire di muoversi attraverso le diverse tonalità.
Le 15 invenzioni e sinfonie (BWV 772-801). Questi lavori sono disposti nello stesso ordine cromatico del clavicembalo ben temperato, omettendo però alcune tonalità meno utilizzate. I pezzi sono stati composti da Bach a fini didattici.
Tre raccolte di suite: le suite inglesi (BWV 806-811), le suite francesi (BWV 812-817) e le partite per clavicembalo (BWV 825-830). Ogni collezione contiene sei suite, scritte sul modello standard di preludio-allemanda-courante-sarabanda-(movimento opzionale, spesso una bourree)-giga per quanto concerne le suite inglesi, mentre nelle suite francesi il preludio non compare. Per quanto riguarda le partite, solo il primo movimento della suite in si bemolle viene detto preludio.
Le Variazioni Goldberg (BWV 988), costituite da un’aria con trenta variazioni. La raccolta ha una struttura molto complessa: le variazioni sono scritte sulla linea di basso dell’aria anziché sulla melodia, ed i canoni sono strutturati per gradi.
I concerti per clavicembalo (BWV 1052-1065), composti per essere eseguiti al Caffè Zimmermann di Lipsia, sono trascrizioni da concerti propri e da musiche di Antonio Vivaldi, autore molto ammirato da Bach.
Varie altre opere tra le quali ricordiamo: l’ouverture francese BWV 831, la fantasia cromatica e fuga BWV 903, il concerto italiano BWV 971, sette toccate BWV 910-916, quattro duetti BWV 802-805, sonate per tastiera BWV 963-967, i sei piccoli preludi BWV 933-938 e l’aria variata alla maniera italiana BWV 989.
9) Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791) è stato un prolifico compositore austriaco del periodo classico. Cominciò a comporre all’età di cinque anni e la sua incredibile abilità musicale divenne presto evidente. Mozart ha prodotto opere in tutti i generi del suo tempo, tra cui sinfonie, opere, musica da camera e concerti. Le sue opere più celebri includono “Le Nozze di Figaro,” “Don Giovanni,” “Cosi fan tutte” e “Il flauto magico”. Mozart è noto per la sua melodia elegante, la maestria nella struttura musicale e la sua abilità nell’esprimere emozioni. La sua influenza sulla musica classica è duratura, e la sua genialità musicale continua a essere ammirata in tutto il mondo. Mozart morì prematuramente all’età di 35 anni, ma il suo lascito musicale è immortale.
Tra le sue opere per pianoforte ricordiamo:
Pianoforte solo:
18 Sonate per pianoforte, 12 variazioni per pianoforte su Ah, vous dirais-je, Maman K 265, Fantasia in re min K 397, Fantasia in do min K 475, Piccola Giga in sol min K 574, Concerto per pianoforte o clavicembalo – K 107
Pianoforte ed orchestra:
27 Concerti per pianoforte e orchestra
8) Ludwig van Beethoven
(1770-1827) è stato un compositore e pianista tedesco, considerato uno dei più grandi compositori della storia della musica. Nato a Bonn, Beethoven visse durante il periodo di transizione dal Classicismo al Romanticismo. La sua sordità, che iniziò a manifestarsi nella sua tarda età, nonostante ciò non gli impedì di creare opere straordinarie.
Le sue composizioni spaziano tra vari generi musicali, tra cui sinfonie, sonate per pianoforte, concerti, quartetti d’archi e opere. Opere fondamentali includono la “Nona Sinfonia,” con il famoso coro finale “Inno alla Gioia,” e le “Sonate per pianoforte,” come la “Sonata al chiaro di luna” e la “Patetica.”
Beethoven è noto per la sua passione espressiva, l’innovazione nella struttura musicale e la capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso la musica. Il suo lavoro ha influenzato in modo significativo lo sviluppo della musica successiva, segnando il passaggio dall’era classica a quella romantica.
Tra le sue opere per pianoforte ricordiamo:
Pianoforte solo:
35 (32+3) Sonate per pianoforte
Beethoven ha pubblicato 32 sonate per pianoforte; a queste bisognerebbe aggiungere la sonata incompleta woO 51, le 3 sonate WoO 47, composte probabilmente nel 1783 e dette “Sonate all’Elettore” (Kurfürstensonaten) in quanto dedicate al Principe-Elettore Maximilian Friedrich von Königsegg-Rothenfels. Per quanto riguarda le 32 sonate con numero d’opera, la loro composizione avviene nell’arco di una ventina d’anni. Questo corpus compositivo, in modo più evidente rispetto alle sinfonie, evidenzia l’evoluzione dello stile del compositore nel corso degli anni. Le sonate nel corso degli anni si affrancano sempre più dai dettami classici previsti dalla forma sonata; gradualmente le composizioni guadagnano sempre più libertà di scrittura e diventano sempre più complesse.
Si possono citare fra le più celebri l‘Appassionata e la Waldstein (1804) o Gli Addii (1810). Nella celebre Hammerklavier (1819), lunghezza e difficoltà tecniche raggiungono livelli del tutto inusitati. Essa fa parte delle cinque ultime sonate, nelle quali l’autore utilizza per i movimenti conclusivi tipologie più consone al quartetto d’archi che della sonata per piano come la fuga (finale opp. 101, 106 e 110) e la variazione (finale opp. 109 e 111); in questi ultimi due brani, in particolare, al dinamismo tipico del periodo “eroico” subentra una calma estatica e apparentemente atemporale.
8 serie di Variazioni per pianoforte
Beethoven scrisse 8 serie di variazioni per pianoforte di varia importanza, di cui 4 furono pubblicate: 6 Variazioni su di un tema originale in fa maggiore Op.34 (Variazioni su Le rovine di Atene), le 15 Variazioni e Fuga sul tema di un movimento dell’ op. 43 (utilizzato e rielaborato nel finale dell’Eroica) in mi bemolle maggiore, Op. 35, le 6 Variazioni su di un tema originale in re maggiore Op. 76 e le Variazioni Diabelli. Nel 1822, l’editore e compositore Anton Diabelli ebbe l’idea di pubblicare una raccolta di variazioni di alcuni dei compositori maggiori della sua epoca intorno ad un tema musicale di sua composizione. Beethoven, che non aveva scritto per piano da tempo, sollecitato, stette al gioco, e invece di scrivere una variazione, ne scrisse 33, che furono pubblicate in un fascicolo a parte ed oggi sono conosciute come Variazioni Diabelli.
Varia per pianoforte
Praeludium in fa min. (completamente rielaborato nel ?1803) WoO n.55 (1787), Kaplied di Ch. F.D.Schubart riduzione per pianoforte di Beethoven (18o Magg. e do min. WoO n.54 (1790). 2 Esercizi (Do Magg. e Si bemolle Magg.) (1792-93), Andante in Do Magg. (1792-93), Minuetto in Fa Magg., Drei kleine Nachahmungssätze (Fa Magg.; Fa Magg.; Do Magg.), Fuga a 3 voci in Do Magg. (ca.1794), Minuetto in Do Magg. (1794-95), Rondò e Capriccio in Sol Magg. “alla ungherese” op.129 (1795-98), 6 Minuetti (versione per orchestra perduta) WoO n.10 (ca.1795), Rondò in Do Magg. op.51 n.1 (1796-97), Allegretto in do min. (ca.1797), Bagatella in do min. (destinata alla Sonata op.10 n.1) (1797), Allegretto in do min. (in 2 versioni) WoO n.53 (1796-98), 7 Ländlerische Tänze (prob. per 2 vl. e vlc.) riduzione per pianoforte WoO n.11 (1797-98), Allemanda in La Magg. WoO n.81 (ca.1800), Anglaise in Re Magg. (ca.1800), Rondò in Sol Magg. op.51 n.2 (1798-1800), 2 Bagatelle in Do Magg. e Mi bemolle Magg. (1800), Canone a 2 voci in Sol Magg. (1802-03), Sette bagatelle, op. 33 (1802), Walzer (Ländler) in do min. (1803), Canone a 2 voci in La bemolle Magg. (ca.1803), Minuetto in Mi bemolle Magg. WoO n.82 (1803), Tema con variazione (incompleta) in La Magg. (1803), Andante in Fa Magg. (Andante Favori, originariamente movimento centrale della sonata op.53) WoO n.57 (1803-1804), Bagatella in Do Magg. “n.5” WoO n.56 (1804), 6 Scozzesi WoO n.83 (1806), Fantasia in sol min. op.77 (1809), Bagatella «Per Elisa», in La minore, WoO 59 (1810), 2 Deutsche (Fa Magg. e fa min.) (1811-12), Polonaise in Do Magg. op. 89 (1814), O Hoffnung, tema per variazioni scritto per l’arciduca Rodolfo (1818), Klavierstück in Si bemolle Maggiore WoO 60 (1818), Kleines Konzertfinale, dal Presto del finale del concerto in do min. op.37 (1820), Klavierstück (allegretto) in si min. WoO 61 (1821), Undici bagatelle, op. 119 (1822), Bagatella in Do Magg. (1824), Sei bagatelle, op. 126 (1824), Walzer in Mi Bemolle Maggiore WoO 84 (1824), Klavierstück (bagatella) in sol min. WoO 61a (1825), Walzer in Re Maggiore WoO 85 (1825), Scozzese in Mi Bemolle Maggiore WoO 86a (1825).
Composizioni per pianoforte a 4 mani
8 Variazioni in Do Magg. su un tema del conte Waldstein WoO 67 (1791-1792), Sonata in Re Magg. op.6 (1796-1797), Lied (Ich denke dein) con 6 Variazioni in Re Magg. WoO 74 (1799-1804), 3 Marce (Do Magg.; Mi bemolle Magg.; Re magg.) op.45 (1802-03), Fuga in Si bemolle Maggiore (trascrizione della fuga per quartetto d’archi op.133) op.134 (1826).
Pianoforte ed orchestra:
5 Concerti per pianoforte e orchestra
7) Franz Schubert
(1797-1828) è stato un compositore austriaco del periodo romantico. Nonostante la sua breve vita, Schubert ha prodotto un vasto corpus di opere, dimostrando una straordinaria prolificità e una profonda sensibilità musicale.
Tra le sue composizioni più celebri vi sono oltre 600 Lieder (canzoni), che esplorano una vasta gamma di emozioni e scene poetiche. Schubert è noto anche per le sue sinfonie, tra cui la “Sinfonia Incompiuta” e la “Sinfonia n. 9,” conosciuta anche come la “Grande Sinfonia in do maggiore.”
La sua musica è caratterizzata dalla melodia espressiva, l’uso sottile dell’armonia e una capacità di trasmettere profonde emozioni. Schubert ha influenzato significativamente compositori successivi, contribuendo allo sviluppo del Romanticismo musicale. La sua influenza si estende anche al di là della musica, con la sua opera che ha ispirato poeti, artisti e musicisti di diverse epoche.
Della sua produzione si ricorda:
Pianoforte solo:
21 Sonate, Fantasia in Do maggiore Wanderer D 760 op. 15, 8 Improvvisi, 6 Moments musicaux op. 94 D 780, 8 Klavierstücke
Pianoforte a 4 mani:
Fantasia in Fa minore op. 103 D 940 a 4 mani
6) Frederic Chopin
(1810-1849) è stato un compositore e pianista polacco-francese, noto soprattutto per le sue composizioni per pianoforte. Chopin ha vissuto durante il periodo romantico della musica e è considerato uno dei più grandi compositori per pianoforte nella storia.
La sua musica è caratterizzata da melodie eleganti, armonie ricche e una sensibilità poetica. Chopin ha scritto principalmente per il pianoforte, creando ballate, scherzi, notturni, preludi, mazurche e polacche. Alcune delle sue opere più celebri includono le “Ballate,” le “Notturni,” e i “Preludi.” Le sue composizioni sono spesso apprezzate per la loro espressione emotiva e il virtuosismo pianistico.
Chopin ha anche sperimentato con forme musicali polacche tradizionali, incorporando elementi della sua eredità culturale nelle sue opere. La sua musica continua a essere ampiamente eseguita e studiata, e la sua influenza sulla musica pianistica è duratura.
Della sua produzione per pianoforte si ricordano:
Pianoforte solo:
59 Mazurche, 27 Studi, 26 Preludi, 21 Notturni, 19 Valzer, 17 Polacche, 5 set di Variazioni, 4 Ballate, 4 Scherzi, 4 Improvvisi, 3 Sonate
Pezzi vari (tra cui: Allegro da concerto op. 46, Bolero op. 19, Barcarola op. 60, la Berceuse op. 57, Fantasia op. 49, Tarantella op. 43 e altri)
Pianoforte ed orchestra:
2 Concetti per pianoforte e orchestra
5) Robert Schumann
(1810-1856), compositore e critico musicale tedesco del Romanticismo, coniugò musica e poesia nelle sue opere, esprimendo emozioni profonde e sogni poetici. Il suo amore per Clara Wieck, celebrato pianista e sua futura moglie, ispirò molte composizioni, tra cui cicli di Lieder come “Dichterliebe.” Fondò la rivista “Neue Zeitschrift für Musik” e sostenne giovani talenti, incluso Johannes Brahms. Le sue opere pianistiche, come “Kinderszenen” e “Carnaval,” mostrano una creatività ricca e innovativa. Schumann lottò con problemi mentali, trascorrendo gli ultimi anni in un ospedale. La sua eredità continua ad influenzare la musica romantica.
Della sua produzione pianoforte si ricordano:
Pianoforte solo:
Variazioni Abegg op. 1 (1829/1830), Papillons op. 2 (1829-1832), Studi per pianoforte dai capricci di Paganini op. 3 (1832), Intermezzi op. 4 (1832), Improvvisi su una romanza di Clara Wieck op. 5 (1. versione: 1833, 2. versione: 1850), Davidsbündlertänze (Danze dei fratelli della Lega di Davide) op. 6 (1837), Toccata op. 7 (prima stesura: 1829/1830, versione definitiva: 1833), Allegro op. 8 (1831-1832), Carnaval op. 9 (1833 e inverno 1834/1835), Sei studi da concerto dai capricci di Paganini op. 10 (1832/1833), Sonata N. 1 in fa diesis minore op. 11 (1832-1835), Phantasiestücke op. 12 (1837; n. 7: probabilmente già nel 1836), 12 studi sinfonici op. 13 (1. versione: 1834-1835, possibilmente anche 1836, 2. versione: 1849-1851), Sonata n. 3 (Concert sans orchestre) in fa minore op. 14 (1. versione: 1835-1836, 2. versione: tra l’aprile del 1850 e il giugno del 1852), Kinderszenen op. 15 (1838; n. 6 e 9: forse già nel 1837), Kreisleriana op. 16 (1838), Fantasia op. 17 (1836-1838), Arabesque in Do maggiore op. 18 (1838-1839), Blumenstück op. 19 (1838-1839), Humoreske op. 20 (1838-1839), Novellette op. 21 (1838), Sonata n. 2 in sol minore op. 22 (giugno 1830, 1833, ottobre 1835 e dicembre 1838), Nachtstücke op. 23 (1839-1840), Carnevale di Vienna op. 26 (n. 1-4: 1839; n. 5: forse inverno 1839-1840), Tre romanze op. 28 (1839), Scherzo, giga, romanza e fughetta op. 32 (n. 1-3: 1838; n. 4: ottobre 1839), Album per la gioventù op. 68 (1848), Quattro fughe op. 72 (1845), Quattro marce op. 76 (1849), Scene del bosco. Nove pezzi op. 82 (1848-1849), Bunte Blätter. 14 pezzi op. 99 (1834-1835(?)-1849, raccolti nell’album: fine 1850), Tre Phantasiestücke op. 111 (1851), Tre sonate per la gioventù op. 118 (1853), Fogli d’album. 20 pezzi op. 124 (1832-1833, 1835-1839, 1841, 1843, 1845, 1853), Sette pezzi in forma di fughetta op. 126 (1853), Gesänge der Frühe. 5 pezzi op. 133 (1853), Variazioni su un tema proprio (Geistervariationen) (1854),
Due pianoforti:
Andante e variazioni in si bemolle maggiore per due pianoforti op. 46 (1843) (Versione originale per due pianoforti, due violoncelli e corno)
Pianoforte a quattro mani:
Bilder aus Osten. Sei improvvisi op. 66 per pianoforte a quattro mani (1848), 12 pezzi per piccoli e grandicelli per pianoforte a quattro mani op. 85 (1849), Ball-Szenen. 9 pezzi caratteristici per pianoforte a quattro mani op. 109 (1849-1851), Kinderball. Sei danze facili per pianoforte a quattro mani op. 130 (1853; n. 3: 1850)
Pianoforte a pedali:
Schizzi per pianoforte a pedali op. 58 (1845) (oggi eseguibili al Doppio Borgato). 6 fughe sul nome BACH per organo o pianoforte a pedali op. 60 (1845; revisione: 1846) (oggi eseguibili al Doppio Borgato), Studi per pianoforte a pedali. Sei pezzi in forma canonica op. 56 (1845) (oggi eseguibili al Doppio Borgato)
Pianoforte ed orchestra:
Concerto per pianoforte e orchestra in La minore op. 54 (1841-1845), Introduzione e Allegro Appassionato per pianoforte e orchestra in Sol maggiore Op.92 (1849), Introduzione e Allegro per piano e orchestra in Re minore/maggiore Op.134 (1853)
4) Franz Liszt
(1811-1886), virtuoso pianista e compositore ungherese, fu un’icona del Romanticismo. Il suo straordinario virtuosismo pianistico rivoluzionò l’arte del pianoforte. Compose opere innovative, tra cui poemi sinfonici e “Rapsodie Ungheresi”. La sua relazione con Marie d’Agoult e l’amicizia con Richard Wagner influenzarono la sua vita e la sua musica. Nel suo periodo finale, abbracciò la vita religiosa. La sua eredità include contributi all’evoluzione della musica sinfonica e l’apertura di nuove prospettive sul ruolo del musicista. Liszt rimane un’icona della fusione tra emozione, virtuosismo e sperimentazione musicale.
Dei suoi capolavori per pianoforte si ricorda:
Pianoforte solo:
Album d’un voyageur, Anni di pellegrinaggio, 6 Studi d’esecuzione trascendentale da Niccolò Paganini, Mazeppa da Victor Hugo, 19 rapsodie ungheresi, 12 studi op.1, Harmonies poètiques et religieuses (Armonie poetiche e religiose), 3 Studi da concerto (Il Lamento, La Leggerezza, Un Sospiro), Ab Irato (Studio da concerto), 2 Studi da concerto (Waldesrauschen,Gnomenreigen), Grand Concerto solo, Grand Galop Chromatique, Le Rossignol, Consolations (Consolazioni), 12 Studi d’esecuzione trascendentale, Sonata in si minore, Variazioni su «Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen» (Johann Sebastian Bach), 2 Leggende (S. Francesco d’Assisi che predica agli uccelli; S. Francesco da Paola che cammina sulle acque), Rhapsodie espagnole. Folies d’Espagne et Jota aragonesa, Arbre de Noël (Albero di Natale), La lugubre gondola, Mefisto valzer, Historische ungarische Bildnisse (Ritratti storici ungheresi), Trascrizione per pianoforte solo della Danza macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns, Grosso Pezzo da Concerto sulle Romanze senza parole di Felix Mendelssohn per due pianoforti, Sinfonie di Beethoven (Liszt)
Due pianoforti
Concerto pathetique per due pianoforti
Pianoforte ed orchestra:
2 Concerti per pianoforte e orchestra
Totentanz (danza macabra per pianoforte e orchestra)
3) Johannes Brahms
(1833-1897), compositore e pianista tedesco del periodo romantico, contribuì in modo significativo alla musica sinfonica, da camera e pianistica. Rinomato per il suo stile classico-romantico, Brahms creò opere maestose come le quattro sinfonie, i concerti per pianoforte e la “Sonata per due pianoforti.” La sua amicizia con Robert e Clara Schumann influenzò la sua vita e la sua arte. Nota è anche la sua “Lullaby,” tra le composizioni più popolari. Brahms, attento alla tradizione musicale, rappresenta un ponte tra il Romanticismo e il Modernismo, lasciando un’eredità duratura nell’arte musicale.
Delle sue opere per pianoforte si ricorda:
Pianoforte solo
3 Sonate, Scherzo in mi bemolle minore, op. 4 (1851), Variazioni: su un tema di Schumann op. 9 (1854), su un tema originale op. 21,1 (185), su un tema ungherese op. 21/2 (1854), su un tema di Händel op. 24 (1861), su un tema di Paganini op. 35 (1862-1863), 4 Ballate op. 10 (1854), Valzer op. 39 (1865), 8 pezzi op. 76 (1878), 2 rapsodie op. 79 (1879), 7 fantasie op. 116 (1892), 3 intermezzi op. 117 (1892), 6 pezzi op. 118 (1893), 4 pezzi op. 119 (1893), Trascrizioni, esercizi, cadenze
Due pianoforti
Sonata in fa minore op. 34bis (1864), Variazioni su un tema di Haydn, op. 56b (1873)
Pianoforte a quattro mani
Valzer n°5 dai 16 Valzer per pianoforte a quattro mani (op. 39) di Brahms, Variazioni su un tema di Robert Schumann op. 23 (1863), 16 Valzer op. 39 (1865)
21 Danze ungheresi WoO 1 (1869 e 1880), Liebeslieder-Walzer per canto (ad libitum) e pianoforte a 4 mani op. 52a (1869), Trascrizioni da opere proprie o di altri autori,
Pianoforte e orchestra:
2 Concerti per pianoforte ed orchestra
2) Claude Debussy
(1862-1918), compositore francese dell’Impressionismo musicale, trasformò la musica del suo tempo. Innovativo e avanguardista, la sua opera sfidò le convenzioni armoniche e formali del Romanticismo. Celebri composizioni come “Clair de Lune” e “Prélude à l’après-midi d’un faune” esplorano nuove armonie e atmosfere. “Pelléas et Mélisande,” sua rivoluzionaria opera, sottolineò il connubio tra musica e dramma. Debussy fu ispirato dall’arte orientale e perseguì un’originale via artistica, resistendo alle convenzioni accademiche. La sua eredità è evidente nella sperimentazione armonica e timbrica, influenzando generazioni di compositori nel XX secolo.
Della sua produzione per pianoforte segnaliamo:
Pianoforte solo:
Préludes I & II, Images I & II, Clair de Lune, Children’s Corner (orchestrata da André Caplet), Estampes, Suite bergamasque, Etudes, Deux Arabesques, Le trouduce, Pour le piano, Valse romantique, Nocturne, Mazurka, D’un cahier d’esquisses, Hommage à Haydn, La plus que lente, La boite à joujoux 1913 (balletto) (orchestrata, da André Caplet) (postuma), Berceuse héroïque, Dance o Tarantelle styrienne (Orchestrata da Maurice Ravel), Le petit negre Saggio audio
Pianoforte a quattro mani
Petite suite (orchestrata da Henri Busser), Marche éscossaise sur un thème populaire, Six èpigraphes antiques
Due pianoforti
Prélude à l’après-midi d’un faune, Lindaraja, En blanc et noir
Pianoforte e orchestra
Fantaisie pour piano et orchestre
1) Sergej Rachmaninov
(1873-1943), compositore e pianista russo, è celebre per la sua straordinaria tecnica pianistica e l’intensità emotiva delle sue composizioni. Le sue opere, come il “Concerto n. 2 per pianoforte” e le “Rapsodie su un tema di Paganini,” sono esempi di romanticismo tardo e virtuosismo pianistico. Dopo la Rivoluzione Russa, si trasferì negli Stati Uniti. La sua musica, con melodie struggenti e ardenti, è spesso permeata di malinconia. Rachmaninoff fu un maestro della forma musicale e lasciò un’impronta indelebile nel panorama musicale del XX secolo.
Della sua produzione per pianoforte segnaliamo:
Pianoforte solo
Lento in re minore 1887, Quattro pezzi 1887, Romance, Prelude, Mélodie, Gavotte, Tre notturni 1888, Andante cantabile, Andante maestoso-Allegro assai, Andante, Pezzo (Canone) in re minore 1891, Preludio in fa maggiore 1891, Morceaux de fantaisie 1892, Morceaux de salon 1894, Quattro improvvisazioni (con Arenskij, Glazunov, Taneev) 1896, Six moments musicaux 1896, Morceau de Fantaisie in sol minore 1899, Fughetta in fa maggiore 1899, Variazioni su un tema di Chopin 1903, Preludi 1903, Sonata per pianoforte n. 1 1908, Preludi 1910, Études-Tableaux 1911, Sonata per pianoforte n. 2 1913, revisione 1931, Études-Tableaux 1916, Tre pezzi (Preludio in re minore, Sketch orientale, Frammenti) 1917, Variazioni su un tema di Corelli 1931, Trascrizione di Lachtäubchen, Op. 303 di Franz Behr (pubblicata come Polka de W.R.) per pianoforte 1911, Trascrizione di The Star-Spangled Banner di John Stafford Smith per pianoforte 1918, Cadenza per Liszt: Rapsodia ungherese n. 2 per pianoforte 1919, Parafrasi di Liebesleid di Kreisler per pianoforte 1921, Parafrasi dell’Hopak da La fiera di Soročynci di Musorgskij per pianoforte 1923, Parafrasi di Wohin? (D795/2) di Schubert per pianoforte 1925, Parafrasi di Liebesfreud di Kreisler per pianoforte 1925, Parafrasi de Il volo del calabrone di Rimskij-Korsakov per pianoforte 1929, Parafrasi dello Scherzo delle musiche di scena del Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn per pianoforte 1933, Parafrasi di movimenti dalla Partita per violino n. 3 (BWV 1006) di Bach per pianoforte 1933 o 1934, Parafrasi della Ninna nanna di Čajkovskij per pianoforte,
Due pianoforti:
Rapsodia russa per due pianoforti 1891, Suite n. 1 (o Fantaisie-Tableaux) per due pianoforti 1893, Romanza in sol maggiore per due pianoforti 1894, Six Morceaux per due pianoforti 1894, Suite n. 2 per due pianoforti 1901, Polka Italienne per due pianoforti 1906, Trascrizione de La bella addormentata di Čajkovskij per due pianoforti 1891, Trascrizione della sinfonia n. 6 di Glazunov per due pianoforti 1896, Parafrasi del minuetto da L’Arlésienne di Bizet per pianoforte 1900, revisione 1922,
Pianoforte a sei mani:
Due pezzi (Valse, Romance) per pianoforte a sei mani 1891
Pianoforte e orchestra
4 Concerti per pianoforte e orchestra, Rapsodia su un tema di Paganini 1934
(Fuori Elenco)
Lorenzo Pescini
Finito l’elenco dei più grandi compositori per pianoforte, vi vogliamo proporre questo compositore contemporaneo, con Song for Tanabata, uno dei suoi brani più suggestivi, eseguita dalla bella e brava Natalie Andaloro e The Sea Inside eseguito da Lucia Veneziani.
Song for Tanabata
The Sea Inside
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